ARCHITETTURA
Decine di metri di mosaici ceramici, ringhiere saldate e interni antichi. Tutto questo si può scoprire all’interno della villa di Giacomelli, un gioiello del modernismo manierista torinese degli anni Cinquanta. La villa difficilmente può essere inclusa negli standard architettonici di quel periodo storico. Dettagli riccamente decorati e motivi quasi kitsch delle scene figurali, tuttavia, sono in netto contrasto con il modernismo della villa e creano una bizzarra miscela, il risultato del manierismo modernista italiano e del puro edonismo creativo, che sono molto tipici dell’architettura torinese nel dopoguerra.
Architettura del 1955
Fu costruita come casa di famiglia da Federico Giacomelli proprio nella città natale, a Mathi.
Assume gli architetti torinesi dello studio Paschetto & Gallo.
Il palazzo è pieno di sorprese ed espressioni. Strutturato rigorosamente, la facciata anteriore è divisa in modo rettangolare e ricorda un iconico raster, nasconde un mondo di pura arte e immaginazione.
WALTER GROPIUS
L’energia razionale di cui ogni opera è satura, si scarica nella vita e ne intensifica il ritmo.
Piani e Volumi Architettonici
Un gioco di volumi che ritagliano lo spazio, determinandolo in rapporto al principio di movimento che lo genera al tempo della vita che si svolge.
I tagli di luce non sono più dei vuoti praticati in una massa, alla quale si contrappongono il vuoto e il pieno, sono ugualmente elementi della realtà.